B - 11° - VENTIMIGLIA OGGI E DOMANI

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                                      VENTIMIGLIA OGGI E DOMANI

                                                     IL BORGO ANTICO

                                        BORGO ANTICO AL TRAMONTO

                   I GIARDINI PENSILI

 

 

 

 

 

 

 

 

Uno sguardo sulla città

Abbiamo rilevato e compreso l’importanza e le peculiarità della città di Ventimiglia e del territorio circostante nel passato.
Oggi la città ristagna, al di fuori d’alcune attività commerciali anche se importanti legate al mercato settimanale del “venerdì, che attira compratori dalla vicina Francia, tutte le altre attività si possono considerare di secondaria importanza.
Proprio nella giornata del mercato, la città diventa invivibile, ogni altra attività è resa difficoltosa a causa del notevole afflusso d’autoveicoli che congestionano il traffico cittadino paralizzandolo.
Considerando il fatto che i proventi derivanti da queste attività commerciali sono investiti altrove, al di fuori del comprensorio Ventimigliese, si comprende allora perché nonostante le notevoli possibilità di sviluppo legate al territorio, l’immobilismo generale cittadino sia quasi assoluto.
Diversamente, le città vicine si sono sviluppate sempre di più in particolare nel senso turistico, es. la vicina Mentone, le Amministrazioni locali che si sono succedute a Ventimiglia negli ultimi decenni non hanno saputo proporre in pratica nulla di nuovo, solo qualche aggiustamento, rifacimento, risistemazione di vecchie opere.
Come abbiamo potuto verificare, nel passato sotto molti aspetti Ventimiglia è stata “Occhio del Ciclone”; Oggi, potrebbe esserlo ancora? La risposta è certamente si ma a condizione che…..
Analizziamo di seguito come e perché.
Se domandassimo ad un ipotetico personaggio abitante questo Pianeta, in quale luogo o città ideale volesse abitare o vivere, potreste sentirvi rispondere quanto segue:
In un luogo o città dal clima ideale “mite.
In un “ o città vicino al mare.
In un “ o città vicino a colline e monti.
In un “ o città vicino a un fiume.
In un “ o città, in cui l’aria e l’acqua siano pure.
In un “ o città ricchi di storia.
In un “ o città verde e tranquilla.
In un “ che abbia i vantaggi della piccola ma anche quelli della grande città.
Ebbene, sembrerebbe impossibile trovare tutte queste caratteristiche e qualità messe insieme, potrebbero sembrare solo uno splendido sogno.
Invece questo luogo esiste veramente, e lo potremmo proprio definire “Occhio del Ciclone “delle qualità””.
Il clima di Ventimiglia è mite, le condizioni ambientali sono quasi uniche, basta spostarsi nel suo territorio per trovare il luogo ideale desiderato, questo lo avevano già capito in molti prima di noi.

      VENTIMIGLIA E' BAGNATA DA UN MARE LIMPIDO E AZZURRO

                                            TRAMONTI A VENTIMIGLIA

               LA NEVE SUI MONTI A RIDOSSO DI VENTIMIGLIA

                                         IL FIUME ROJA

Il Roya che attraversa la città è un fiume di prima grandezza, le sue acque sono pulite, limpide, ricche di pesci come le trote, molte specie di animali selvatici acquatici come le anatre vi nidificano stabilmente .

VENTIMIGLIA AL CENTRO DEL TERRITORIO, come l'occhio del Ciclone è al centro del Ciclone

  Ventimiglia è una piccola cittadina, ma a pochi chilometri sia a Ponente che a Levante, raggiungibili in pochi minuti troviamo due splendide città turistiche come Montecarlo e Sanremo, sempre a pochi chilometri di distanza troviamo da un lato Imperia città di medie dimensioni, e dall’altro lato Nizza, dotata di tutte le infrastrutture di una grande città, come il Porto e l’Aeroporto ecc..
Se amiamo la storia, ebbene Ventimiglia e i suoi dintorni ne sono ricchi ed è di tutti i tipi e di tutte le epoche ed ere.
Ci piacerebbe inoltre vivere in una città tranquilla, verde comoda, ebbene questo dovrebbe essere il compito non impossibile di un’Amministrazione cittadina previdente che avesse la volontà di proporre e promuovere il suo sviluppo e che abbia a cuore il benessere dei propri cittadini.

COME E COSA FARE

Iniziamo a fare un’analisi di quello che si potrebbe fare.
Anzitutto la città dovrebbe svilupparsi in senso turistico, questo tipo di sviluppo produrrebbe per conseguenza un notevole incremento d’attività commerciali, immobiliari ecc.
Per prima cosa si dovrebbe sfruttare tutta l’area della Stazione ferroviaria, partendo proprio dall’immobile antistante la piazza, coprendo con un piano tutta l’area ove sono posti i binari, salendo ad un certo punto con una costruzione a piramide sino all’altezza della strada di Via S. Secondo.
Sul davanti rivolto verso la città un largo e lungo piazzale con vista panoramica sul quale far svolgere il mercato settimanale del venerdì, nella parte retrostante a monte della costruzione rivolta al piazzale, negozi, bar ed altro, nella parte sopraelevata locali da adibire ad abitazioni o qualsiasi altro uso.
Nella parte inferiore un grande posteggio auto eliminerebbe il caos dalla città, favorendo sia le attività cittadine sia le aspettative dei turisti, fornendo inoltre un notevole introito dal pagamento delle soste dei veicoli, nella parte posteriore la Via S. Secondo sarebbe ampliata favorendo in parte il transito esterno dei veicoli diretti verso Vallecrosia, diminuendo quindi il transito interno alla città con notevole beneficio per tutti.

Un altro punto d’eventuale sviluppo della città è situato nella zona dove ora è situato il parco lavaggio delle carrozze ferroviarie Italiane e Francesi, queste attività dovrebbero essere trasferite nel Parco Merci del Roya. Si dovrebbe quindi iniziare con una campagna di scavi per riportare alla luce i resti della città Romana d’Albintimilium, per poi costruire sull’area un piano di cemento sotto il quale rimarrebbe un grande museo da aprire al pubblico con visite guidate. Nella parte superiore del piano dovrebbe sorgere un’area verde attrezzata libera al pubblico, verso monte si potrebbero elevare costruzioni a gradini che andrebbero a addossarsi alla collina, una strada, la continuazione della parte proveniente da Via S. Secondo transiterebbe nella parte inferiore delle costruzioni come in un tunnel. La collina dovrebbe essere destinata alla costruzione di ville interrate e nascoste alla vista dalla vegetazione composta di piante messe a dimora obbligatoriamente, i fabbricati, dovrebbero essere disposti in modo ordinato e in numero ben definito in modo da non deturpare il paesaggio. A circa metà della collina una via, provvista d’ampio marciapiede e di panchine, seminascosta alla vista dalla vegetazione la attraverserebbe nella sua lunghezza, le passeggiate sarebbero favorite dalla tranquillità e dalla splendida vista che si godrebbe sulla città e sulla costa. Per quanto riguarda il mare, insieme al ripacimento delle spiagge ed al contenimento delle mareggiate, dovrebbe essere costruito un porto turistico d’ampie dimensioni, questo, porterebbe immediatamente uno sviluppo e un incremento del turismo, la posizione ideale sarebbe quella alla sinistra della foce del Roja senza penalizzare il paesaggio a ponente, grazie alla sua posizione centrale e favorevole rispetto ai porti delle rinomate e vicine città turistiche di Sanremo e Montecarlo, facilmente raggiungibili via mare, anche l’entroterra per ovvie ragioni ne trarrebbe un notevole vantaggio.

                               IL NUOVO PORTO

Un'altra opportunità si potrebbe cogliere costruendo sul monte Carbone una centrale elettrica fotovoltaica, questo brullo monte potrebbe essere per Ventimiglia un'occasione unica di risparmio energetico ed di esempio ecologico.

La ristrutturazione dell'antica città alta di Ventimiglia, riportandola alle condizioni migliori, originarie, favorendo al suo interno nuove attività, in particolare quelle artistiche e artigianali, dalla pittura alla ceramica, dall’arte orafa a quella del ferro battuto ecc., nella vicina Francia vi sono esempi concreti d’antichi borghi ristrutturati con successo. Ventimiglia ha il vantaggio d’essere unica, diversa, e di grande interesse monumentale e storico. Il fiume Roya, alla sua foce sono presenti un gran numero d’animali volatili stanziali e migratori, creando un lago artificiale tra il Ponte e la Passerella si potrebbe creare un’oasi faunistica, un’attrattiva turistica unica nella zona, se poi al centro del lago si costruisse un riparo per gli animali per proteggerli dalle piene del fiume, e se questo riparo avesse la forma di un’imbarcazione con la prua rivolta contro corrente certamente l’attrattiva sarebbe maggiore.

                                          LA FAUNA DEL FIUME ROJA

                                            CASTEL D'APPIO

Esiste poi l’antico Castel d’Appio, si potrebbe, con il concorso di più istituzioni ricostruirlo anche se in parte, per esempio con il benestare delle belle arti o di chi di competenza, con l’aiuto finanziario del Comune e della Regione, con il coinvolgimento dell’Istituto Geometri di Ventimiglia, con l’aiuto di volontari come pensionati o persone pratiche nell’arte costruttiva di muri in pietra, si sarebbe alla fine creata un’altra attrattiva turistica.
Si potrebbe ancora proseguire su questa strada, ma certamente, il solo pensare che quanto qui descritto possa in qualche modo essere preso in considerazione, che finalmente qualcuno, capisca che esiste la possibilità di uscire da una situazione d’immobilità che potremmo definire “Occhio del Ciclone “propositivo e costruttivo””, sarebbe un gran successo ed un bene per la città, e per tutti i suoi abitanti.
”Per terminare, si riportano alcuni brani tratti dalla “Presentazione” di una pubblicazione attinente a problematiche che riguardavano la vita della città:
Ventimiglia per la sua storia è stata denominata da alcuni studiosi “L’Ercolano del Nord”; Questa premessa dovrebbe essere garanzia di sempre maggior sviluppo e progresso.
Il nostro futuro e quello della città dipende da noi, quindi……………………

Alcune considerazioni; dal 2004 anno di pubblicazione di questo sito, alcune Amministrazioni hanno iniziato un timido rinnovamento che si stà concretizzando con la costruzione del porto e di altre opere, ma la cosa più importante non è ancora stata recepita dagli amministratori e da varie categorie cittadine, e cioè Ventimiglia ha e avrà un'unica via d'espansione, quella turistica, era l'unica città a non avere il porto, oggi rimane l'unica città a non aver capito l'importanza della vocazione turistica che hanno tutte le città della Riviera e della Costa Azuurra. Mettiamo il caso che le autorità francesi decidessero di fare una zona franca relativa alla tassa sui beni di lusso nei territori prossimi al confine con l'italia, alcolici, sigarette, oggetti preziosi ecc., cosa succederebbe al commercio e alla città di Ventimiglia?, non avendo posto in essere una seconda via, quella turistica di "ripiego", si avrebbe un crollo della maggior parte delle attività cittadine. Sarebbe invece prudente avviare al più presto iniziative turistiche che infine andrebbero a tutto vantaggio dello stesso commercio.