1° - ORIGINE DI UN TERRITORIO E DI UNA REGIONE

ORIGINE DI UN TERRITORIO E DI UNA REGIONE

                                     LA LIGURIA

Straordinarie caratteristiche rendono la Regione LIGURIA quasi unica e affascinante come poche altre regioni al mondo, condizioni particolarissime ne fanno un’area di grande interesse scientifico per i geologi di tutto il mondo.
Tutto cominciò con “l’Orogenesi Ercinica”, la formazione di montagne granitiche e rocciose, con l’emersione dalle acque a partire dall’età Paleozoica circa 350 milioni di anni fa.
Circa 200 milioni di anni fa nel Triassico si formarono le rocce “calcareo dolomitico” che dal Savonese raggiungevano l’attuale confine con la Francia
Circa 150 milioni di anni fa nel Giurassico in seguito ad un’intensa attività magmatica si generarono le rocce di tipo “effusivo”e “intrusivo” rocce chiamate “ofioliti” o “rocce verdi”, alla fine del Giurassico comincia la sedimentazione delle rocce a composizione silicea.
Circa 100 milioni di anni fa nel Cretaceo si formano le rocce sedimentarie di tipo argilloso con calcarei e arenarie, dal Genovesato sino a Ventimiglia.

 

Durante il periodo Cretaceo, i Paleocontinenti Europa e Africa cominciarono ad avvicinarsi in seguito a movimenti delle Placche, la crosta dell'Oceano Ligure si infiltrava sotto la Placca europea in seguito al processo di Subduzione.

L'accumulo di sedimenti, iniziò a formare quella che sarebbe divenuta la Catena degli Appennini.

Nell'Eocene medio, infine, si chiuse l'Oceano Ligure.

Le rocce del fondo dell'Oceano Ligure, compresse dal continente africano contro quello europeo, formarono l'imponente catena montuosa delle Alpi.

Le rocce che giacevano sul fondo dell'Oceano Ligure, formano a strati i monti delle Alpi, la formazione di queste rocce, è una caratteristica particolare, ed è tipica, perché formate da sedimenti.

 

                                          IL MARE PADANO

                                           FORMAZIONE DELLE ROCCE

Nell’era Terziaria circa 65/1,8 milioni di anni fa si formano le rocce di calcari fossiliferi di tipo con conglomerato e arenarie, di calcare detritico fossile, l’ultimo periodo del Terziario è costituita da formazioni di conglomerati e da marne chiamate erroneamente “tufi”, vede interessata la costa da Genova a Ventimiglia.
Infine nel Quaternario 1,8/0,01 milioni di anni fa si formano i sedimenti di costa, di fondovalle e tutte le coperture detritiche dei versanti e dei suoli in genere.

Si possono in sequenza sintetizzare, le Ere, i Periodi storici e i fenomeni che hanno dato vita alla Regione Liguria :

CRONOLOGIA TEMPORALE:

Circa 350 milioni di anni fa;

“L’Orogenesi Ercinica Ligure” emersione delle masse in seguito a movimenti, scorrimenti e ripiegamenti che portano alla formazione di una catena montuosa.
Circa 200 milioni di anni fa:
Inizio dell’allontanamento del continente Paleoeuropeo dal continente Africano.

Circa 150 milioni d’anni fa;

In seguito alla distensione e allontanamento dei due blocchi continentali avviene la lacerazione del fondo marino con l’inizio di un’intensa attività vulcanica.

Circa 100 milioni d’anni fa:
Inizio riavvicinamento dei Blocchi Continentali Paleoeuropeo e Africano, in questa fase si verifica l’Orogenesi Principale Alpina.
Circa 50 milioni d’anni fa:
La Liguria di Ponente era quasi del tutto emersa.
Circa 5 milioni d’anni fa:
Tarda fase dell’Orogenesi, assestamento seguito al parossismo, che delinea l’attuale condizione orografica.
Circa 1,8 milioni d’anni fa:
Continua l’assestamento con probabile modellazione superficiale, in quest’ultimo periodo ( circa 1 milione d’anni fa) si verificano importanti mutazioni climatiche, che si susseguono, 4 Glaciazioni che provocano oscillazioni nel livello marino e quindi spostamenti della linea di costa, avvengono anche importanti cambiamenti delle condizioni ambientali.
Questi cambiamenti determinano la diversità e l’importanza del clima e dell'ambiente della Regione Liguria, in particolar modo, del territorio del Ponente Ligure.
In seguito all’eccezionalità delle condizioni climatiche favorevoli, durante le glaciazioni molti tipi di vegetali si salvarono migrando dal Nord Europa nelle valli liguri al riparo dai ghiacci e dal gelo, definiremo questa eccezionalità
“Occhio del Ciclone  Climatico-Ambientale”.

RELITTI GLACIALI

 sintesi

         Le Alpi Liguri Marittime, rappresentano il maggior concentrato di biodiversità vegetale che hanno caratterizzato il periodo glaciale e postglaciale, il risultato è la presenza di una flora originale esclusiva, ricca di specie antichissime vere reliquie di quell'era geologica.

         Sono presenti specie come la Phyteuma cordatum, l'Helianthemum lunulatum, la Ballota frutescens, il Conolvulus sabatius, la Saxifraga cemua, cochlearis, la Cypripedium calceolus, la Silene campanula, l'Euphorbia valliniana, la Micromeria marginata, la Primula marginata, la Berardia subacaulis, la Thymelea dioica, la Moehringia lebrunii, il Ligusticum ferulaceum, l'Iberis nana, la Draba rizoide, l'Aquilegia alpina, l'Aster alpinus, la Salix herbacea, la Silene acaulis, il Geranium argenteum, la Pulsatilla alpina, il Ranunculus, la Rorippa islandica, l'Epilobium anagallidifolium, l'Onicera nigra, ecc. ecc. ecc…

         Le Alpi Marittime rappresentano l'area con la maggior biodiversità con oltre il 50% dell'intera flora Italiana, questa particolarità deve essere messa in relazione con gli avvenimenti che hanno caratterizzato le ere preistoriche e storiche di quest'area e, degli esseri umani che qui hanno vissuto e si sono evoluti per una ragione ben precisa, la biodiversità territoriale, climatica, ambientale.

                                        PIANTE, ANIMALI, E UOMINI.

Così, come per le piante, anche gli uomini primitivi (Erectus, Neanderthal, Sapiens), costretti dalle avverse condizioni climatiche, scoprìrono l’importanza di questa Regione, e, in particolare della zona, del territorio, sito nel Ponente Ligure in prossimità dell’odierna città di Ventimiglia (Balzi rossi), dove trovarono sicuro rifugio, riparo dalle intemperie, un clima mite e cibo a volontà.